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ARBORICOLTURA





            t  manifesta, e se la stessa norma per-  Nella fase di infanzia (prevalenza   trafforti può essere indice di problemi
            cepita viene definita sulla base morfofi-  dell’equilibrio ormonale e organizza-  a livello di apparato radicale.
            siologica e modellistica sopra illustrata,   zione diffusa del fusto) i difetti struttu-  Nella fase di giovinezza e nella prima
            è possibile individuare i difetti strutturali   rali degni di attenzione saranno dunque   parte della fase di pienezza (prevalenza
            più significativi per ognuna delle fasi del   prevalentemente relazionati a disturbi   dell’equilibrio meccanico e organizza-
            percorso morfofisiologico dell’esempla-  della gerarchia tra assi, come nel caso   zione orientata del fusto) diverrà degna
            re. Il tutto in accordo con l’evoluzione   delle cortecce incluse tra tronchi codo-  di attenzione la precoce insorgenza di
            dell’equilibrio dinamico dell’albero.  minanti. La precoce comparsa di con-  cavità o di altri processi degenerativi
                                                                             di natura cariogena, in tal caso diretta-
                                                                             mente correlati con la stabilità dell’al-
        FIGURA 11 - MODELLIZZAZIONE STRUTTURALE DEL FUSTO                    bero. La precoce comparsa di colonne o
                                                                             ponti cambiali può indicare la spiccata
                                                                             cavitazione del fusto, così come l’as-
                                          Stadio 3/C                         senza di contrafforti o la loro anomala
                                                                             proliferazione possono essere indice di
                                                                             problemi a livello di apparato radicale.
                                                                              Nella seconda parte della fase di
                                                                             pienezza e nella fase di maturità (pre-
                                             Stadio 10                       valenza dell’equilibrio energetico e or-
                                             (stadio 9/J)                    ganizzazione suddivisa del fusto) sarà
                                                                             determinante il vigore vegetativo, da
                                                                             cui dipendono i processi di incipiente
         Stadio 4/D  Stadio 6/F   Stadio 8(9)/H(J)                           riorganizzazione dell’albero. L’assenza
                                                                             o lo scarso vigore delle colonne e so-
                                                                             prattutto dei ponti cambiali può essere
                                                                             indice di problemi strutturali.
                                                                              Nella fase di vecchiaia (riorganiz-
                                                                             zazione del fusto), infine, l’albero non
                                                                             presenterà particolari problemi di sta-
                                                                             bilità, se non quelli propri della fase
                                                                             cui possono essere ricondotti i diversi
                                                                             elementi anatomici che concorrono alla
        FIGURA 12 - FORMA COME SOVRAPPOSIZIONE DI LIVELLI ORGANIZZATIVI,     sua costituzione.
        COMPLESSITÀ ARBOREA E RELATIVITÀ DEI DIFETTI STRUTTURALI
                                                                             Conclusioni e prospettive
              Specie   Livello filogenetico                                   L’articolo non ha pretesa di com-
                                          Norma       Modello                pletezza. Le considerazioni svolte, in
                                                                             effetti, sono essenzialmente riferibili
             Fase/Stadio  Livello ontogenetico
                                                                             alle specie poliarchiche che, per quanto
                                                                             diffuse, sono solo una delle possibili
             Modifiche  Livello fenotipico  Difetto   Conseguenze            declinazioni della forma arborea. Tra
                                                                             le stesse specie poliarchiche, peraltro,
                        Tilia sp. (Stadio 7/8)      Pinus pinea (Stadio 7/8)  vi sono enormi differenze in termini di
                                                                             tempi e modalità di espressione della
                                    “FISIOLOGICO” “PATOLOGICO”               reiterazione totale, vero motore dello

                                    stipiti   stipiti                        sviluppo delle colonne cambiali.
                                    evidenza colonne  evidenza colonne        Si può però affermare che la forma
          Cerniera di rotazione     cambiali  cambiali
          Punto di massima fragilità                                         stessa, intesa nella sua più ampia ac-
          teorica per rottura       cavitazione   cavitazione                cezione, così importante nel definire
          Punto di massima fragilità   contrafforti  contrafforti            i termini della stabilità arborea, è il
          teorica per sradiamento
                                                                             risultato della sovrapposizione di più
                                                                             livelli organizzativi: uno filogenetico,
                                                                             legato alla specie arborea considerata,
                           Assenza               Assenza
                            fittone               fittone                    uno ontogenetico, legato all’evoluzione
                                                                             morfofisiologica dell’individuo, e uno


                                                                                             ACER 5/2019 • 34
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