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ARBORICOLTURA




            Ricambio per sostituzione         FIGURA 3 - SEQUENZA DI SVILUPPO TRAMITE REITERAZIONI
              La natura modulare dell’albero per-  E RICAMBIO PER SOSTITUZIONE MEDIANTE FLUSSI DI MORTALITÀ
            mette un continuo ricambio per sosti-
            tuzione tra i moduli di primo e secondo
            livello nel tempo (FIGURA 3).    Reiterazione  Amplificazione  Reiterazioni totali   Reiterazione
                                                           dell’unità
              Il ricambio per sostituzione, il cui bi-  parziale  architetturale  successive  totale
            lancio in termini di moduli può essere                      (miniaturizzazione)
            sia positivo che negativo, si esprime at-      Moltiplicazione
            traverso flussi di mortalità successivi        dell’unità
                                                           architetturale
            che accompagnano tutta la sequenza
            di sviluppo dell’albero.                      Reiterazione
              Quando riferiti agli assi o ai sistemi      totale primaria          2
            ramificati, i flussi di mortalità sono de-
            finiti come autopotatura. Quando rife-  A: giovane       Reiterazione
            riti agli anelli annuali, gli stessi flussi   (unità architetturale)  parziale  3
            vengono invece definiti come durami-                                1          1       Reiterazioni
            ficazione (per semplicità espositiva,                           C: adulto       4      totali ritardate
            ai fini della presente trattazione, con                                            D: maturo
            questo termine si fa riferimento a tutti i          B: giovane/adulto
            processi di fisiologica devitalizzazione                             Mortalità
            dei tessuti legnosi interni).    Platano: Massart    Semplificazione della   1: acropeta
                                                                                 2: centrifuga
              La duramificazione può poi essere   (modello architetturale)  unità architetturale  3: centripeta
            seguita dalla cavitazione, intesa come               (crescita sottrattiva)  4: duramificazione  Fonte: G. Morelli
            degradazione programmata dei tessuti                                                     (da Y. Caraglio).
            legnosi non più metabolicamente attivi.
                                              FIGURA 4 - STRATEGIE DI SPECIE TRA GERARCHIA E POLIARCHIA
            Strategie di specie:
            gerarchia e poliarchia
              Reiterazione parziale, reiterazione to-
            tale e ricambio per sostituzione, altro non
            sono che strumenti morfogenetici le cui
            reciproche relazioni configurano vere e
            proprie strategie di specie (FIGURA 4).
              Alcune specie arboree, in effetti, ri-
            corrono quasi esclusivamente alla reite-
            razione parziale. Per questi alberi, per
            esempio gli abeti, la sequenza di svilup-
            po consiste nell’amplificazione dell’u-
            nità architetturale che, restando lunga-
            mente e fortemente gerarchizzata, va
            così incontro a una sorta di gigantismo.
              Altre specie, per esempio le querce,                               Quercia. Fonte: V. Capodarca
            ricorrono invece ampiamente alla reite-
            razione totale e presentano una sequen-                 Abete rosso.         Reiterazione totale (poliarchia
                                                                                         temporanea o definitiva)
            za di sviluppo caratterizzata da una più                Fonte: G. Morelli
            o meno precoce moltiplicazione delle
            unità architetturali.
              Tali unità, di fatto parzialmente auto-
            nome dal punto di vista sia anatomico   L’approccio morfofisiologico  cinque strategie di crescita successive,
            che funzionale, configurano dunque   L’interpretazione della sequenza di   che sono dette fasi (ulteriormente detta-
            una condizione di spiccata poliarchia.   sviluppo costituisce la base della mor-  gliate in dieci stadi di sviluppo morfo-
            Gerarchia e poliarchia rappresentano   fofisiologia arborea.     fisiologico sia epigei che ipogei, rispet-
            due estremi concettuali tra i quali si   Nel caso delle specie poliarchiche,   tivamente indicati con una sequenza di
            collocano varie strategie morfogeneti-  architetturalmente più complesse, l’e-  numeri o di lettere), finalizzate al rag-
            che intermedie.                 voluzione morfofisiologica si articola in   giungimento di altrettanti specifici   s


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