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• gli equilibri ecosistemici sono in perenne divenire;
• l’intervento antropico produce sempre un cambiamento, ma
si è in grado di misurare gli effetti delle forzanti antropiche PIXABAY.COM
solo quando le condizioni di equilibrio vengono meno,
secondo il principio della proprietà emergente ;
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• l’interruzione delle pressioni antropiche non è sufficiente
a ristabilire gli equilibri alterati;
gli effetti cumulativi delle pressioni antropiche sono più
rilevanti della somma delle singole componenti, portando i
sistemi naturali ai tipping point (punto critico).
La misurabilità degli effetti ecosistemici e climatici delle for-
zanti antropiche è critica, e l’accountability (responsabilità e
trasparenza) dei bilanci ambientali limitata; da ciò la necessità
di utilizzare il principio di precauzione . La costruzione di
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quadri conoscitivi in grado di descrivere le interdipendenze
può ridurre tali condizioni di incertezza. Anche il rischio per-
cepito è soggetto a evoluzione, e le crescenti crisi di matrice
ambientale e sociale influenzano la definizione delle politiche. di città e territori nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile
La crisi ambientale e climatica frantuma le certezze della visione si basa sul potenziamento delle infrastrutture blu e verdi,
antropocentrica , e facendo emergere limiti esterni alla costru- delle componenti ambientali e delle funzioni ecosistemiche.
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zione sociale cambia il ruolo delle istituzioni civili e politiche, Le politiche europee hanno visto una accelerazione nella
introducendo nelle dinamiche deliberative profili e interessi direzione di una maggiore sostenibilità, e più sfidanti obiettivi
sinora non considerati . Occorre che l’immaginario collettivo energetico-climatici da raggiungere entro il 2030. Una ulteriore
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superi l’idea di futuro propria del modello economico-sociale accelerazione si avrà con processo di ricapitalizzazione di
lineare (che consuma risorse e produce rifiuti) e si ricollochi asset pubblici e con l’attuazione della strategia di recovery
entro una prospettiva circolare. del Pnrr. Per tale obiettivo il contributo evidenzia alcune
L’irruzione dei temi climatici nel governo del territorio, avvertita indicazioni per un più avanzato livello di utilizzazione della
da politici e amministrazioni come aggiuntivi a quelli già esi- logica degli Sdgs nella formulazione delle policy:
stenti, fa percepire come irresolubile il problema della crescente • dimensionare le politiche considerando la domanda di V
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complessità. Occorre invece un diverso modo di affrontare le protezione; AQ
questioni di governo di città e territori, oltre la logica riduzionista, • promuovere le attività di ricerca e sperimentazione degli
e di interpretare la necessità come occasione d’innovazione. Sdgs nelle politiche, nei piani, programmi e progetti,
Le politiche di sviluppo sostenibile, sollecitate dalle specificità sfruttando la terza missione universitaria;
della sfida climatica, presentano caratteri particolari nel rapporto • investire in ricerche per innovativi sistemi di analisi e
conoscenza-azione, con quadri conoscitivi in grado di descrivere monitoraggio connessi agli Sdgs ;
sia le componenti economiche e sociali e istituzionali che quelle • programmare la produzione di dati sia a regime che nell’e-
naturali e ambientali, nonché le correlazioni e le interdipendenze; mergenza, con modelli di dati orizzontali/verticali, articolati
debbono consentire di fissare obiettivi di risultato, disegnando per prevenire i conflitti fra le trasparenza e riservatezza;
un futuro accettabile e il percorso per raggiungerli; comportano • potenziare le capacità di modellistica, di calcolo, di
approcci strategici, improntati al principio di coerenza agli obiettivi; gestione dei big data per la società della conoscenza e
debbono coinvolgere gli attori locali per condividere gli scenari dell’informazione;
climatico-ambientali, definire obiettivi e priorità, mobilitarli per • affrontare i problemi di revisione del sistema di governo
perseguirli . In tale prospettiva la tutela dei singoli interessi del territorio, a partire dal livello nazionale, con revisioni
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privati è definitivamente interna e subordinata al raggiungimento delle relazioni fra intervento ordinario e straordinario e del
degli obiettivi pubblici e collettivi, e torna al centro dell’attenzione rapporto piani/programmi ai diversi livelli/scale;
il ruolo delle istituzioni pubbliche. • avviare specifiche attività di formazione di risorse umane
I servizi ecosistemici erogati dalle componenti ambientali sono nel settore della gestione e del coordinamento, invertendo
in grado di assorbire quote degli impatti generati dall’azione il depauperamento di competenze sofferto dal settore pub-
umana; ma quasi sempre i tempi di tale recupero sono fuori scala blico. In tale quadro, riservare specifici momenti formativi
rispetto alla dimensione e alla rapidità della pressione antropica. all’uso degli Sdgs. S.O.
L’approccio che mira a produrre un incremento della resilien-
za comporta l’inversione del concetto di difesa dal rischio. Bibliografia
Solo ecosistemi solidi ed efficienti sono in grado di assorbire 1) Bateson G., 1977. Verso un’ecologia della mente. Adelphi,
gli shock causati dai comportamenti umani. Ciò porta alla Milano.
necessità di orientare all’ecosistema l’azione di tutela, dato 2) Beato F., 1998. Rischio e mutamento ambientale globale.
che è esso a garantire la protezione alla popolazione. La con- Franco Angeli, Milano.
traddizione climatica produrrà anche il parziale superamento 3) Beck U., 2000. La società del rischio. Carocci, Roma.
dello storico rapporto fra piano e opere pubbliche, poiché le 4) Brundtland G.H., 1987. Our Common Future. Wced.
nuove opere pubbliche per l’adattamento climatico non sono 5) Simon H., 1962. The architecture of complexity. Procee-
quasi per nulla interventi grey. L’incremento della resilienza dings of the American Philosophical Society.
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