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SMART CITY        VI Rapporto Urb@nit “Le città protagoniste dello sviluppo sostenibile”


                Laboratori verso la resilienza




                Testo di Nicola Martinelli, presidente di Urban@it, Politecnico di Bari; Edoardo Croci, Università Bocconi; Mariella Annese, direttrice
                esecutiva di Urban@it, Politecnico di Bari; Silvia Ganzerla, Eurocities; Giovanna Mangialardi, Politecnico di Bari; Francesco Musco,
                Iuav Venezia; Michelangelo Russo, Università degli Studi di Napoli Federico II; Simone Ombuen, Università degli Studi Roma Tre

                 Partendo dalle agende urbane per la sostenibilità, il Rapporto cerca di tratteggiare un percorso con il
                 quale i centri urbani possano proporsi quali luoghi privilegiati per l’avvio di una non più procrastinabile
                 transizione verso nuovi modelli di sviluppo economico e rinnovate forme di convivenza e cittadinanza
























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                    e città protagoniste dello sviluppo          A Bonn (Germania) sono stati istituiti laboratori urbani
                 Lsostenibile                                    per gli amministratori locali.
                 I mesi della stesura del VI Rapporto di Urban@it “Le città
                 protagoniste dello sviluppo sostenibile” sono stati caratte-  innovativi testimoniano il livello di ambizione delle sfide urbane
                 rizzati dalla pandemia da Covid-19 e dall’inedita condizione   e la necessità di nuove competenze per la loro gestione.
                 di lockdown. Di conseguenza, dalla lettura dei contributi,   Il ruolo delle città nel contribuire agli obiettivi di sostenibilità glo-
                 pur nella grande diversità delle visioni proposte, emerge   bale, affrontando nello stesso tempo le criticità e le opportunità
                 una ricorrenza nell’individuazione di nessi e integrazioni   che caratterizzano gli specifici contesti locali, è ormai ricono-
                 tra il tema delle agende urbane per la sostenibilità e le   sciuto anche nelle convenzioni internazionali, come l’Accordo di
                 conseguenze che la pandemia ha avuto sugli assetti delle   Parigi sul clima e la Convenzione sulla Biodiversità, così come a
                 città. In tal senso, il tema del VI Rapporto, partendo dalle   livello europeo, in particolare attraverso il Patto dei Sindaci, che
                 agende urbane per la sostenibilità, prova a delineare un   nella versione attuale ricomprende obiettivi di mitigazione e di
                 percorso attraverso il quale le città possano considerarsi   adattamento climatico. Anche i fondi messi a disposizione dal
                 come i luoghi privilegiati per avviare la necessaria transizio-  programma Next Generation Eu, il cui uso è declinato attraverso
                 ne verso nuovi modelli di sviluppo economico e rinnovate   i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza, ricadono per maggior
                 forme di convivenza e cittadinanza.             parte nel perimetro di competenza dei governi municipali.
                 La capacità competitiva di una città non è però un dato   Più in generale, il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030
                 immutabile e dipende dalla sua capacità di innovare e tra-  richiede un approccio di governance multilivello e contestualmente
                 sformarsi mantenendo la propria identità. In questo senso   un’integrazione settoriale, in modo da adottare un approccio
                 vi è una crescente consapevolezza dell’importanza delle   unitario e coerente al tema dello sviluppo sostenibile. In questo
                 dimensioni della sostenibilità per garantire dinamiche urbane   contesto alle amministrazioni locali è richiesto di dotarsi di nuovi
                 in grado di soddisfare i bisogni in evoluzione dei residenti e   strumenti di pianificazione di medio-lungo periodo, modelli di
                 dei city users. L’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 delle Nazioni   governance, strumenti di monitoraggio delle performance e
                 Unite, rivolto in modo specifico alle città, e le strategie di   capacità di gestione finanziaria, che richiedono innovazione,
                 definizione di agende urbane che si caratterizzino per modelli   formazione e capacity building, anche attraverso il confronto tra
                 di governance, di partecipazione pubblica e di finanziamento   esperienze e la cooperazione in reti nazionali e internazionali.


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