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al 2043 impegna complessivamente 118,7 miliardi di euro,
                                                             con un investimento annuo di quasi 6 miliardi di euro, fra
                                                             investimenti pubblici e investimenti a tariffa. È driver di solu-
                                                             zioni integrate con investimenti di assoluto rilievo pubblico,
                                                             e con fabbisogni finanziari su obiettivi aggiornabili poiché
                                                             si tratta di una pianificazione necessariamente dinamica.
                                                             Gli obiettivi principali sono:
                                                             •  maggiore accumulo di risorsa idrica, in quantità e qualità
                                                              adeguate rispetto a una domanda crescente, per rag-
                                                              giungere la sicurezza idrica per tutti gli usi e in tutte le
                                                              stagioni, anche attraverso l’immagazzinamento di ulteriori
                                                              complessivi 10 miliardi di m , con la costruzione di 20
                                                                                     3
                                                              nuove dighe e almeno 10.000 piccoli invasi, e il disinter-
                                                              ramento delle strutture di immagazzinamento esistenti;
                                                             •  maggiore efficienza nel settore irriguo con la scelta di
                                                              colture meno idroesigenti, per scongiurare crisi idriche,
                                                              specialmente nei territori più a rischio;
                                                             •  modernizzazione delle infrastrutture del Servizio Idrico
                                                              Integrato con forte recupero di risorsa oggi dispersa;
                                                             •  nuova “produzione” di acqua attraverso la dissalazione,
                                                              la ricarica delle falde, il riuso delle acque depurate;
                                                             •  equilibrio degli ecosistemi. Come dimostrano il “caso”
                                                              italiano e alcune esperienze internazionali, si tratta di
                                                              avviare una vera grande impresa nazionale, recuperan-
                                                              do e moltiplicando le migliori performance avviate e in
                                                              corso in diverse aree per il Pnrr. Occorre passare da un   V
                                                                                                                Q
                                                                                                                Q
                                                              volume di interventi relativamente modesto a incrementi   AQ
                                                              aggiuntivi di risorse di grande rilievo.
            La situazione italiana è caratterizzata anche da una   Riuso acque reflue e recupero piogge
            carenza infrastrutturale da sanare con nuovi interventi.  È necessario rendere soprattutto il comparto industriale,
                                                             anche con incentivi iniziali, un settore sempre meno idro-
                                                             esigente e sempre più alimentato da sistemi di recupero di
            Il Piano delle Acque                             acqua piovana e di utilizzo di acqua di depurazione nelle
            Il Piano delle Acque è un piano certamente di settore, ma di   operazioni nelle quali l’acqua potabile non risulta necessaria.
            un settore talmente fondamentale che lo rende necessaria-  Oggi, circa 9 miliardi di m  di acqua depurata all’anno
                                                                                  3
            mente un piano sovraordinato e coordinato con gli obiettivi   vengono quasi interamente rilasciati nei corpi idrici o in
            generali del programma eco-                                             mare. Con interventi a costi
            nomico e territoriale del Paese.                                        contenuti potrebbe essere
            Deve rispondere ai fabbiso-  TABELLA 3 - PIANO FINANZIARIO AL 2033      utilizzata per scopi industriali.
            gni dei diversi utilizzatori e
            dell’ambiente naturale, oggi in   Aree di intervento    Miliardi di euro  Primo step al 2033
            concorrenza tra loro; deve valu-  Servizio Idrico Integrato fondi pubblici  15,5  Partendo in tempi brevissimi,
            tare costi e benefici delle opere   Servizio Idrico Integrato da tariffa  10,0  come richiedono l’emergenza
            idriche; deve essere sfidante e   20 nuove dighe e 5 mila piccoli invasi  18,0  climatica e strutturale, è stato
            ambizioso per rendere l’acqua   Riuso acque reflue      2,0             previsto anche un primo step
            una “risorsa ridondante” la cui                                         traguardato al 2033 (Tabella
            disponibilità non possa essere   Ricarica falde         0,6             3). Sconterà necessariamente
            messa in discussione né dal   Impianti di dissalazione  1,5             un periodo di “rodaggio” e di
            punto di vista quantitativo né   Gestione acqua piovana  1,2            “costruzione della macchina”
            dal punto di vista qualitativo;   Tecnologie, monitoraggi, ricerca  2,5  per riforme e azioni, ma una
            deve garantire strutturalmente                                          volta a regime il piano potrà
            quantità e qualità oltre i livelli dei   Manutenzione   4,0             raggiungere investimenti
            fabbisogni ritenuti necessari.   TOTALE                 55,3            intorno ai 6 miliardi di euro
            Il piano con target ventennale                                          all’anno.

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