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SMART CITY Report “Water Economy in Italy”
Pianificare la sicurezza idrica
Testo di Paolo Brambilla, consigliere dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Foto tratte dal Report “Water Economy in Italy”
Il rapporto traccia un quadro globale della risorsa acqua nel Paese, avanzando anche una proposta
di piano finanziario strategico relativo a interventi infrastrutturali e tecnologici, al fine di garantire,
alla luce del cambiamento climatico, sia un’adeguata fornitura idrica sia la tutela del territorio
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e alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna lo scorso La secche dei fiumi causate dalla siccità si alternano
Lmaggio, portando esondazioni di corsi d’acqua, smot- a piene improvvise, con effetti disastrosi per il territorio.
tamenti e frane, hanno ricordato una volta in più quanto il
cambiamento climatico necessiti di un ampio programma
di interventi ispirati a una nuova concezione strutturale del l’accumulo, il trasporto e la distribuzione.
problema. I “capricci” del clima, uniti al retaggio di una Anche sulla base di considerazioni relative ai trend dei
gestione del territorio non propriamente lungimirante dal cambiamenti climatici e ai loro effetti sul ciclo dell’acqua, si
punto di vista ambientale, si dimostrano ogni volta sempre è quindi provato a sviluppare una proposta di piano finan-
più impattanti, lasciando segni inequivocabili di distruzione. ziario strategico relativo a un mix di interventi infrastrutturali
Alcuni più visibili, come quelli provocati dagli straripamenti, e tecnologici, la cui urgenza è ben visibile nelle diverse aree
altri meno appariscenti, come i danni causati dalla sicci- di intervento. Occorre azionare contemporaneamente tutte
tà, con conseguenze sull’agricoltura e non solo. Perché le leve: la ripresa degli investimenti (pubblici e privati) e le
cambiamento climatico significa sia acqua in eccesso che modifiche legislative e di governance, innanzitutto, ma anche
in carenza, in ogni caso da gestire con consapevolezza. una corretta e adeguata sensibilizzazione dell’opinione
A questo proposito, con il Report “Water Economy in Italy”, pubblica. Tutto ciò al fine di programmare e dispiegare
pubblicato da Proger, si è voluto disegnare una prima ogni sforzo tecnico, progettuale e imprenditoriale per la
mappa organica e articolata di ogni “forma dell’acqua” costruzione di nuove dighe e di migliaia di altri piccoli e
nel Paese, e delle quantità di risorsa disponibili attraverso medi invasi, oltre che per il disinterramento dei bacini già
le interazioni tra l’ecosistema e gli utilizzi antropici. esistenti; per la sostituzione e la rigenerazione di reti e impianti,
Lo studio ha evidenziato da un lato le condizioni generali nonché per la realizzazione di nuove infrastrutture; per il
di elevata disponibilità della risorsa e dall’altro le criticità riuso delle acque reflue e per la ricarica programmata delle
nei periodi di deficit delle precipitazioni, dovute in gran falde idriche; per la desalinizzazione e l’utilizzo dell’acqua
parte a un gap importante di dotazioni infrastrutturali per di mare, e per l’applicazione di tecnologie che assicurino
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