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il risparmio e il controllo della risorsa; per altri interventi
            in grado di consentire all’Italia di raggiungere in qualche
            anno l’obiettivo della massima sicurezza idrica possibile.

            Gli interventi
            Ovviamente, il mix degli interventi ipotizzato per stimare
            il piano finanziario è solo uno dei tanti possibili e si cerca
            qui di sintetizzarlo ulteriormente.
            Innanzitutto, è stato definito tenendo presenti due para-
            metri informatori fondamentali: da un lato la necessità di
            garantire il raggiungimento di un obiettivo chiaro, e cioè
            l’effettiva disponibilità della risorsa idrica, “dove” e “quan-
            do” è necessaria; dall’altro, il grado di fattibilità (tecnica,
            amministrativa e in termini di sostenibilità ambientale)
            delle opere da realizzare. È solo un primo passo, utile
            soprattutto per definire l’ordine di grandezza della sfida:
            da qui occorrerà partire per giungere alla definizione di
            dettaglio e alla messa a fuoco dei singoli interventi, pas-  Il riuso dell’acqua è tra le prospettive più a portata di mano,
            sando innanzitutto attraverso una ricognizione esperta e   specie in agricoltura, nell’industria e negli utilizzi urbani.
            mirata del “parco progetti” esistente, e un’accurata analisi
            dei fabbisogni territoriali, alle diverse scale.
            Andrà quindi condotta un’approfondita valutazione dei   secondo soltanto alle alluvioni. Dal 2000, l’Italia è stata
            fabbisogni regionali, delle disponibilità finanziarie pubbliche   interessata da otto gravi periodi siccitosi (Tabella 1), con
            e da tariffa esistenti, dei nuovi investimenti da stanziare   perdite comprese tra gli 0,5 miliardi di euro della siccità
            facendo sinergia tra la capacità di spesa del sistema pub-  del 2000 e i 6 miliardi di euro di quella del 2022 per il solo
            blico e le potenzialità degli operatori privati coinvolgibili.  settore agricolo. Sono però stati colpiti anche i settori della   III
                                                                                                                Q
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                                                             produzione alimentare, energetica, industriale e del Servizio   AQ
            Clima e impatto sulle risorse idriche            Idrico Integrato (Sii). Il totale complessivo stimato di danni
            L’Italia mostra dati climatici preoccupanti, con l’incremento   privati ed esborsi pubblici per stati di emergenza è di oltre
            di oltre 1,1 °C della temperatura media annua, e nove dei   20 miliardi di euro.
            diei anni più caldi della serie storica registrati dal 2011 in poi,   Le proiezioni scientifiche dell’Intergovernmental Panel on
            con il 2022 che ha superato ogni record. Si stimano conse-  Climate Change (Ipcc) stimano un aumento del livello medio
            guenze gravi paradossalmente opposte: siccità e alluvioni.  del mare entro il 2100 da 94 a 200 mm, nei due scenari a
            La siccità è uno dei più onerosi rischi in termini di costi,   basse e alte emissioni. Prospettive inquietanti, con inon-



              TABELLA 1 - LE OTTO GRAVI SICCITÀ IN ITALIA DAL 2000 A OGGI
                                                               LA STRATEGIA DI SVILUPPO TALLINN 2035
                Anno                                        Attività
                2000  Colpisce soprattutto il Nord nei primi 70 giorni dell’anno, con tutto l’arco alpino senza neve, e danni ingenti anche nel turismo.
                2001  Colpisce la Sicilia e gran parte del Sud da giugno a ottobre, e poi dal mese di dicembre con una grave siccità in particolare nelle
                     Regioni del Nordovest.
                2002  Colpisce da maggio Basilicata, Puglia, Sardegna, Sicilia.
                2003  Colpisce da maggio a settembre.
                2012  Colpisce da giugno a ottobre Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia,
                     Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto.
                     Dati accertati per 1,19 miliardi di euro.
                2017  Colpisce tra primavera e estate Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia,
                     Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria. Dati accertati per 2,3 miliardi di euro.
                2019  Colpisce il Nord.
                2022  Colpisce in primavera e autunno 2022 in Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna,
                2023  Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Puglia. Danni accertati per 6 miliardi di euro per l’agricoltura. Quindi si aggiungono 5 miliardi di
                     euro di danni per mancata produzione idroelettrica e circa mezzo miliardo di euro per incremento dei costi per Comuni e aziende
                     del servizio idrico per la gestione dell’emergenza. Nei primi due mesi del 2023 la siccità colpisce ancora il Bacino del Po.


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