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                                                  ARLIAMO DI...
                                                 P
                                                 PARLIAMO DI...


            L’APPROFONDIMENTO



            Peculiarità, bellezza e relativi problemi di gestione
            L’estensione dei giardini e la compresenza di spazi con carat-
            teristiche ed esigenze diverse, dal primo nucleo rinascimenta-
            le al giardino d'ispirazione barocca fino a quello di paesaggio
            di fine Settecento, richiedono attenzione continua alle pratiche
            manutentive e misure specifiche per fronteggiare l’inevitabile
            degradarsi del patrimonio vegetale e, ovviamente, contenere i
            danni dovuti alla fruizione.
            Prato: architettura in "equilibrio instabile"
            Particolarmente impegnativo, per esempio, è mantenere in buo-
            ne condizioni il tappeto erboso. Trattato solo lungo l’asse cen-
            trale rigorosamente come prato architettonico, in alcune aree
            risulta fortemente degradato a prato multi-specifico in equilibrio   Il prato, concepito in origine come ampia superficie
            stabile, frutto di un’evoluzione avvenuta nel tempo, che ha por-  architettonica, richiede una gestione molto attenta,
            tato alla dominanza di alcune specie rispetto ad altre. Escluse   anche a causa delle continue infestazioni fungine.
            le criticità legate a particolari lavorazioni o interventi con scavi   The lawn, originally conceived as a broad architectural
            e movimentazioni del terreno, che danneggiano temporanea-  area, requires very careful management,
            mente le praterie, di frequente si ravvisano alterazioni esteti-  also because of continuous fungal infestations.
            che legate principalmente a funghi quali Puccìnia recondita, la
            cui infestazione rende necessario il ricorso alla concimazione
            azotata e a una maggiore frequenza di taglio, o nel Gran Par-
            terre i cerchi delle streghe causati da colonie fungine. Tra i basi-  colarmente “scomodi” per la fruizione museale. La cosiddetta
            diomiceti individuati, Saproamanita vittadinii è già riportato da   potatura a sedia, prevista dallo stesso Vanvitelli per il doppio fi-
            Nicola Terracciano, direttore del Real Orto Botanico di Caserta   lare di lecci della Via d’Acqua, è stata spesso trascurata, com-
            tra il 1861 e il 1903, nel volume "Funghi del Giardino Inglese".   promettendo la prospettiva tanto ricercata dall’architetto. L’o-
                                                             rientamento dominante nelle scelte manutentive ha fatto sì che
            Alberate e potature d'altri tempi                gli alberi raggiungessero altezze poco gestibili e, nel tempo,
            Anche la gestione delle alberate risulta particolarmente com-  rischiose. Allo stesso modo occorrerà rivedere le modalità con
            plessa, non solo per la senescenza di buona parte degli esem-  cui si definiscono i cicli irrigui, a volte responsabili di infestazio-
            plari, tra cui un considerevole numero di alberi monumentali,   ni fungine come quella da Armillaria mellea, e intensificare gli
            ma anche per la necessità di aggiornare pratiche manutentive   approfondimenti diagnostici dal Vta alle indagini condotte con
            obsolete convertendole in un tipo di gestione moderno e lungi-  le strumentazioni più aggiornate.
            mirante. Per decenni, infatti, il loro sviluppo è stato regimentato   La valutazione delle condizioni fitosanitarie e della stabilità bio-
            in maniera poco coerente con l’estetica che andrebbe ricer-  meccanica delle alberate risulta di particolare rilevanza per le
            cata in un giardino storico. La principale necessità consisteva   aree ad alta densità di fruizione, come l’asse centrale, e per
            nell’eliminazione di branche, rami e porzioni di chioma parti-  quelle che ospitano esemplari di particolare pregio botanico o
                                                             storico culturale come il Giardino Inglese. Presenza di funghi e
                                                             batteri, crescita incontrollata degli alberi, cambiamenti climatici
            Sotto, da sinistra, Maclura pomifera nel Giardino inglese   che hanno intensificato la frequenza di fenomeni atmosferici
            ed esemplare monumentale di Camellia spp. della collezione   estremi come trombe d’aria e forti raffiche di vento, sono alcuni
            della Reggia, la più antica dell'Europa continentale.  dei parametri da tener presente per la messa in sicurezza degli
            Below, from the left, Maclura pomifera in the English Garden,   alberi. Per le aree boscate, come il Bosco Vecchio, e per le
            and a monumental Camellia spp. from the collection   fasce boschive marginali, si opta per una gestione assimilabile
            of the Royal Palace, the oldest in continental Europe.  a quella forestale rispettosa dei ritmi di questi ecosistemi.






















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