Page 48 - ACER 5/21
P. 48
GESTIONE
Da sinistra a destra: nucleo di poligono all’interno dell’area di cava, oggi in fase avanzata di sviluppo del recupero
ambientale; nucleo dopo il primo anno di interventi di contenimento. From left to right: a core of knotweed in the quarry
which is now at an advanced stage of environmental recovery; the core after the first year of actions to limit its spread.
s sviluppare una popolazione natura- L’aspetto è molto simile e si rimanda a testi Il poligono nei due siti
le, tuttavia possono assumere il rango di specifici per il riconoscimento; in generale estrattivi
“naturalizzate” quando sono in grado di si tratta di piante erbacee perenni e rizo- La Cava Faraona e la Miniera di Santa
svilupparsi e riprodursi, costituendo una matose, con foglie alternate con lamina Marta sono due realtà estrattive molto
vera e propria popolazione. ovata. Possono raggiungere un’altezza di ravvicinate tra loro, da cui si ricava calca-
Nei casi in cui la capacità di riproduzione 3-4 metri e soffocare totalmente la vegeta- re e marna (roccia sedimentaria costituita
e di sviluppo della biomassa tende non zione erbacea e arbustiva naturale. La loro da un insieme di calcare e argilla, ndr).
solo a consentire una sopravvivenza del- forza si rivela nella vigoria dell’apparato La seconda oggi è esaurita sotto il profilo
la specie stessa, ma conduce anche a un radicale che si adatta a qualsiasi tipo di produttivo, ma sono ancora attivi gli in-
capovolgimento degli equilibri naturali suolo e può raggiungere profondità rile- terventi di recupero ambientale che hanno
locali, allora è il caso di parlare di specie vanti (fino a 5-7 metri di profondità). lo scopo di ricostruire una vegetazione il
“esotiche invasive”. La fioritura va da luglio a ottobre e più coerente possibile con il contesto bio-
È importante da specificare che una spe- l’impollinazione entomofila, avviene, geografico locale, ricreando aree a prato
cie può evolvere il suo comportamento da appunto attraverso gli insetti - in par- stabile (realizzate con l’impiego di fioru-
casuale a invasiva nel corso del tempo, per ticolare diverse specie di ditteri e ime- me, ovvero un miscuglio di semi a elevato
cui sarebbe fondamentale effettuare mo- notteri - con una produzione elevata di pregio naturalistico, autoctono) e la messa
nitoraggi anche di specie che potremmo semi; anche la riproduzione vegetativa a dimora di piantine forestali per lo svilup-
definire non invasive attualmente, ma in è efficace, tanto che da un frammento po di nuove aree boscate.
grado di diventarlo in futuro. La legisla- di rizoma o di fusto si sviluppa facil- Nel comparto sono presenti specie esoti-
zione negli ultimi anni sta cercando di far mente una nuova pianta. Nella stagione che ampiamente diffuse e invasive, come
fronte a questo problema con lo sviluppo invernale la chioma si secca e all’inizio Robinia pseudoacacia e Buddleja davidii,
di una specifica normativa in continuo ag- della ripresa vegetativa le gemme a li- per le quali si svolge uno sforzo di conteni-
giornamento (Linzola, 2020). vello del suolo o sui nodi dei fusti fanno mento nelle aree oggetto di ripristino, seb-
ripartire lo sviluppo fogliare. Tutte le bene sia impossibile eradicarle completa-
Le tre specie di poligoni specie del genere Reynoutria sono rico- mente. Per rafforzare le attività di recupero
I poligoni esotici fanno parte della famiglia nosciute nella Lista Nera della Regione ambientale, da diversi anni Holcim (Italia)
delle Polygonaceae e del genere Reynou- Lombardia come esotiche invasive, per conduce all’interno dell’area uno specifico
tria. Attualmente sono presenti in Italia tre cui è previsto un monitoraggio e un con- piano chiamato “Biodiversity Action Plan”
specie, classificate come invasive: Reynou- tenimento (Lr 10/2008, aggiornamento (Bap), che prevede una serie di interventi
tria bohemica, R. japonica e R. sachaline- lista Dgr 16.12.2019, n. XI/2658). R. ja- per incrementare la biodiversità. Nel piano
sis; benché siano tutte originarie dell’Asia ponica risulta nella lista IUCN delle 100 sono stati inseriti il monitoraggio e l’azione
orientale, R. bohemica è stata creata in specie invasive più dannose al mondo di contenimento del poligono del Giappo-
Europa dall’incrocio delle altre due specie. (Tabella 1, pag. 48). ne (Reynoutria spp.).
ACER 5/2021 • 46