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INGEGNERIA NATURALISTICA
Sezione Sicilia su incarico, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Ali-
La Sezione Sicilia, nata appena dopo la costituzione dell’associa- mentari, Ambientali e Forestali (Dagri) dell’Università di Firenze
zione nazionale, ha cercato sin da subito una caratterizzazione ha eseguito la progettazione e la direzione dei lavori, finalizzati al
meridionale nelle specie e nelle tecniche, ma anche, soprattutto, ripristino della viabilità storica, danneggiata in più punti dall’a-
nell’organizzazione di cantieri didattici, corsi e collaborazioni zione del torrente, e fondamentale per l’accesso ai boschi ubicati
con le università siciliane. Le tecniche di IN utilizzate, deri- all’interno della valle. L’utilizzo di tecniche di IN ha permesso di
vate anche dalla tradizione contadina dei muri a secco e della minimizzare l’impatto sull’ecosistema del torrente e sul paesaggio.
gestione della fauna, sono state raccolte in un abaco regionale. A livello internazionale, Aipin Toscana è attiva nella costituzione
Per quanto riguarda le specie, sono state promosse e condotte di reti intercontinentali (per esempio, in America Latina) e ha
ricerche (sulla morfometria degli apparati radicali degli ar- rapporti con soggetti attivi nella cooperazione internazionale. Per
busti e sulla biotecnica delle graminacee perenni) con strette quanto riguarda le prossime attività, è stato concesso il patrocinio
collaborazioni con Paolo Cornelini e Giuliano Sauli. Azioni a un corso sulla gestione della vegetazione riparia, ideato dal Dagri
indispensabili per favorire la biodiversità, applicando specie in collaborazione con il Centro Italiano per la Riqualificazione
mediterranee soprattutto in interventi di rinaturalizzazione, nelle Fluviale. Presso il Dagri, inoltre, è stato costituito il Laboratorio
aree archeologiche e anche in interventi di bonifica (discariche e Main (Modellistica Ambientale e Ingegneria Naturalistica).
cave). Si riesce così anche a contrastare la desertificazione - visto Nel prossimo futuro è in programma l’organizzazione di altri
che la Sicilia è la regione europea a più alto rischio - inducendo cantieri didattici, siti nell’area delle Alpi Apuane e nel Chianti.
azioni di ricarica dei suoli impoveriti grazie a suoli artificiali e/o È prevista un’intensa attività di rilancio della sezione a livello
tecnosuoli, derivati dal recupero dei prodotti di scarto vegetali. regionale, finalizzata a estendere il numero di associati.
In campo divulgativo, sono stati organizzati tre convegni euro-
pei memorabili nel Parco dei Nebrodi, con la Soprintendenza
di Ragusa e la partecipazione dei padri europei dell’ingegneria Sezione Campania
naturalistica. Il futuro è proiettato verso una maggiore consape- Nel 2002 a Napoli, presso gli uffici del Pubblico Registro, si è
volezza delle necessità di recupero del territorio nell’era dell’An- costituita formalmente la sezione campana dell’Associazione
tropocene, nella convinzione che l’ingegneria naturalistica è un Italiana per l’Ingegneria Naturalistica.
strumento indispensabile per il paesaggio urbano e naturalistico. In linea con lo Statuto nazionale, che vede Aipin come un’as-
sociazione con lo scopo di promuovere, divulgare e tutelare le
buone pratiche dell’IN, dal 2002 molti passi avanti sono stati
compiuti a livello professionale e istituzionale.
Nel 2002, con la Deliberazione n. 3417, la Giunta Regionale, con
il supporto tecnico della sezione, ha pubblicato il Regolamento
per l’Attuazione degli Interventi di Ingegneria Naturalistica nel
Territorio della Regione Campania e relativo allegato tecnico, a
cui sono poi succeduti, a breve distanza, i contributi sul Piano Re-
gionale per le Attività Estrattive e sulle Norme di Attuazione delle
Autorità di Bacino competenti sul territorio campano e molisano.
La sezione Campania può contare, a oggi, numerose colla-
borazioni e convenzioni con atenei campani e molisani, enti
locali e ordini professionali, rivolte nella direzione unica della
tutela e valorizzazione della disciplina dell’IN: si va dai cantieri
didattici settimanali - nella verde provincia di Avellino e nel
Parco del Partenio, nei lidi costieri della provincia di Salerno
Sezione Toscana e del Parco del Cilento, negli scenari vulcanici del Vesuvio e
In Toscana, Aipin ha svolto in modo continuativo attività di divul- dei Campi Flegrei - fino alla partecipazione a seminari e sim-
gazione, ricerca e monitoraggio, al fine di tenere accesa l’attenzio- posi nazionali e internazionali, passando per gli short course
ne sull’IN. Nel corso di laurea magistrale della Scuola di Agraria immersivi tra i tesori nascosti delle aree rurali campane e
di Firenze l’IN è presente, a testimoniare quanto la materia sia molisane e le giornate formative negli istituti scolastici di ogni
ritenuta importante. Numerose e positive sono state le esperienze ordine e grado. Tutte iniziative da sviluppare e incrementare
di cantieri didattici, realizzati in collaborazione con l’Unione dei con il propositivo contributo degli associati e la supervisione
Comuni del Casentino. La ricerca si è focalizzata su rinforzo del neo eletto consiglio direttivo regionale composto da: Si-
radicale, monitoraggio dello stato di conservazione di opere in mone Inserra (presidente), Ciro Costagliola (vicepresidente),
legname, caratterizzazione delle successioni paranaturali e svi- Davide Belpedio (segretario), Vincenzo Del Genio (tesoriere),
luppo di tecniche innovative (strutture prefabbricate e pieghevoli). Savino Mastrullo (consigliere), Domenico Perrella (consigliere)
Particolare interesse è stato riscosso dalla sistemazione del tor- e con la fattiva partecipazione del componente del Direttivo
rente Gorgone, sito nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi: Nazionale Giuseppe Doronzo.
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