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PARLIAMO DI...
Il settore vivaistico ha enormi torio, svolgendo attività funzionali alla assicurare la salute dei cittadini e, sotto
potenzialità e oggi è strategico sistemazione e manutenzione del paesag- il profilo economico, per attrarre investi-
per realizzare il cambiamento gio, alla cura dell’assetto idrogeologico e menti. Sulla base di queste premesse il
di cui hanno bisogno le città. Sotto,
una piccola panoramica di alcune favorendo la tutela di vocazioni produttive Pnrr pone in campo azioni per: rendere il
produzioni vegetali del Distretto. territoriali fino a comprendere aspetti ri- Paese più resiliente agli inevitabili cam-
creativi, sociali e terapeutici, per cui oc- biamenti climatici, proteggere la natura
corre implementare gli studi per una loro e le biodiversità, garantire la sicurezza e
• valore economico degli investimenti oggettiva quantificazione e anche per mi- l’efficienza del sistema idrico attraverso
per cui gli stessi vanno supportati da gliorare le relative prestazioni del verde; una serie di azioni su larga scala e mi-
specifici studi; • necessità di rispondere a recenti istan- gliorare la qualità della vita e il benessere
• istanze di automazione e robotica, che ze che scaturiscono sia da indicazioni dei cittadini attraverso la tutela delle aree
la recente pandemia da Covid-19 ha reso normative (per esempio Legge 10/2013, verdi esistenti e la creazione di nuove, an-
più immanenti; norme Cam, Pan ecc.) sia da specifiche che al fine di preservare e valorizzare la
• necessità di incrementare la sostenibilità richieste del mercato (vedasi per tutti i biodiversità e i processi ecologici legati
delle produzioni florovivaistiche tramite prodotti biologici). alla piena funzionalità degli ecosistemi.
innovazioni a basso impatto ambientale; Si prevedono una serie di azioni rivolte
• definizione e standardizzazione qua- Le recenti campagne per la messa a principalmente alle 14 città metropolita-
litativa delle produzioni; dimora massiva di alberi rischiano di ne, ormai sempre più esposte a proble-
• nuove istanze che muovono dalla cer- rimanere iniziative appariscenti ma mi legati all’inquinamento atmosferico,
tificazione ambientale delle produzioni che non vanno a intercettare le effettive all’impatto dei cambiamenti climatici e
e dalla stessa certificazione biologica; necessità del verde urbano: quali devono alla perdita di biodiversità, con evidenti
• nuove funzioni assegnate alle aziende essere gli elementi cardine per la loro effetti negativi sul benessere e sulla sa-
vivaistiche che, attraverso la produzione riuscita ottimale anche dal punto di vista lute dei cittadini. La misura include lo
di particolari piante, contribuiscono alla della fornitura di servizi ecosistemici? sviluppo di boschi urbani e periurbani,
tutela, valorizzazione e difesa del terri- F.F.: Non dobbiamo andare dietro ai pro- piantando almeno 6,6 milioni di albe-
clami dei milioni se non addirittura mi- ri (per 6.600 ettari di foreste urbane).
liardi di alberi da piantare. Non dobbiamo Numeri ben lontani da quelli proposti
dire quanti alberi pianteremo, ma quanti da diverse parti, che devono essere rap-
riusciremo a farne sopravvivere. Parten- portati alla popolazione delle aree me-
do da materiale di qualità, sicuramente le tropolitane considerate che ammonta a
percentuali di successo saranno maggiori. quasi 22 milioni di persone, il che vuol
Nonostante la crisi, il vivaismo pistoiese dire un albero ogni 3 abitanti. Oltretutto,
ha sempre mantenuto standard qualitativi si propongono cifre senza che sia stata
elevati che sono la conditio sine qua non considerata la potenzialità produttiva dei
per avere un verde urbano efficiente. nostri vivai e soprattutto non dando alcu-
na indicazione riguardo a come piantare
Quali sono i punti di forza e di criticità, (piantagioni massali concentrate o pian-
secondo la sua opinione, contenuti nel tagione diffusa con creazioni di corri-
Pnrr rispetto agli aspetti legati al verde doi ecologici), dove piantare (in parchi
urbano ed extraurbano? urbani, in parchi periurbani, in alberate
F.F.: La componente C4 “Tutela del ter- stradali ecc.), cosa piantare (specie au-
ritorio e della risorsa idrica” della Mis- toctone o esotiche, varietà, biodiversità),
sione 2 del Pnrr merita un commento chi dovrà sovraintendere agli impianti.
specifico, poiché si parla di sicurezza del Inoltre, quello che il Pnrr non esplicita,
territorio intesa come la mitigazione dei ma forse saranno date indicazioni suc-
rischi idrogeologici (con interventi di pre- cessive, è il percorso da seguire per il
venzione e di ripristino), la salvaguardia raggiungimento degli obiettivi e come
delle aree verdi e della biodiversità (per saranno gestite le risorse. Soprattutto
esesempio con interventi di forestazione sembra che il settore vivaistico sia solo
ASSOCIAZIONE VIVAISTI ITALIANI minazione dell’inquinamento delle acque tanto che gli investimenti per lo sviluppo
minimamente incluso in questo percorso
urbana, digitalizzazione dei parchi), l’eli-
e del terreno, e la disponibilità di risorse
della logistica per i settori agroalimen-
tare, pesca e acquacoltura, silvicoltura,
idriche (per esempio infrastrutture idriche
floricoltura e vivaismo, tutti insieme,
primarie, agrosistema irriguo, fognature
53 • ACER 5/2021 e depurazione), aspetti fondamentali per ammontano a 800 milioni di euro. n