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ESTRATTO DA
               OSSERVATORIO CIC            Il rifiuto organico: una stima a livello globale          ACER

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            Scenari e strategie per domani




            Testo di Marco Ricci e Alberto Confalonieri, Consorzio Italiano Compostatori


             Presentato al congresso internazionale dell’Iswa, lo studio costituisce la prima indagine relativa alla
             produzione mondiale della frazione organica del rifiuto solido urbano nelle città e nei centri abitati,
             contesto determinante in cui prendere le decisioni gestionali che assicurino un futuro sostenibile



                l congresso internazionale                   bitante quantitativo di quasi 2 miliardi di tonnellate di rifiuti, un
            Adell’International Solid                        terzo dei quali non gestito secondo metodologie corrette per
            Waste Association (Iswa, asso-                   la protezione dell’ambiente. Il grado di urbanizzazione della
            ciazione internazionale sui rifiuti              popolazione mondiale sta crescendo a ritmi impressionanti, e
            solidi) a Bilbao (Spagna) il 7-9                 si stima che nel 2050 il 70% vivrà stabilmente in aree urbane;
            ottobre, è stata presentata la                   le decisioni che gli amministratori e gli stakeholders prende-
            prima indagine sulla produzione                  ranno nelle città saranno pertanto sempre più determinanti nel
            mondiale di rifiuti organici nelle               definire la sostenibilità complessiva delle attività dell’uomo per
            città e nei centri abitati. Lo stu-              la prossima generazione. Le stesse Nazioni Unite hanno indi-
            dio (curato da Marco Ricci del                   viduato nelle città un ambito strategico per raggiungere alcuni
            Cic, ndr) include anche i dati                   importanti obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti per il 2030
            relativi alla situazione in Italia               (box), anche attraverso una corretta gestione dei rifiuti organici.
            che, grazie alla grande espe-                    Lo studio dell’Iswa valuta il rifiuto organico mediamente pari
            rienza maturata nella raccolta                   al 53% dei rifiuti complessivamente generati in una città
            differenziata (Rd) e nel riciclo dei rifiuti organici mediante   (superiore al 44-46% in peso valutato dalla Banca Mondiale
            compostaggio e digestione anaerobica (Da), è un Paese di   quale rappresentatività della frazione organica sui rifiuti   VII
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            notevole importanza e sede di casi di eccellenza agli occhi   urbani complessivamente prodotti dall’intera popolazione   AQQ
            degli operatori del settore di tutto il mondo.   mondiale), quantificabile in circa 480 grammi/persona/giorno.
                                                             La quantità di rifiuti organici prodotti nei centri abitati a livello
            La situazione                                    mondiale si aggira quindi intorno a 2,56 milioni di tonnellate/
            Pur essendo state prodotte nel tempo diverse indagini che   giorno, di cui il 61% provenienti dai Paesi ad alto e medio
            forniscono analisi sulla produzione e gestione dei rifiuti solidi
            urbani a livello globale (o per lo meno in area continentale),
            non risultano a oggi pubblicazioni recenti che analizzino lo   Obiettivi globali di Sviluppo Sostenibile
            sviluppo specifico delle filiere di gestione dei rifiuti organici   al 2030: il ruolo delle città
            sviluppate mediante Rd e successivo riciclo. L’unica ecce-
            zione è costituita dall’Unione Europea, che aggiorna ed          11.6. Entro il 2030, ridurre l’impatto
            elabora periodicamente i dati di gestione raccolti dai 28 Paesi   ambientale negativo pro capite delle
            membri, in virtù dei quali fissa obiettivi e obblighi di riciclo,   città, con particolare attenzione
            invero definiti per la frazione organica solamente lo scorso     alla qualità dell’aria e alla gestio-
            anno. Una gestione inappropriata dei rifiuti (in particolare lo   ne dei rifiuti, urbani e di altri tipi.
            smaltimento in discarica della frazione organica) è causa di     12.3. Entro il 2030, dimezzare lo spreco
            importanti emissioni di gas a effetto serra, in primis metano,   alimentare globale pro capite a livello di
            molecola che possiede un effetto clima-alterante circa 24 volte   vendita al dettaglio e dei consumatori
            superiore a quello della CO . Perciò, la corretta gestione della   e ridurre le perdite di cibo durante le
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            frazione organica rappresenta un elemento fondamentale per       catene di produzione e di fornitura,
            una gestione ambientalmente sostenibile dei rifiuti, soprattutto   comprese le perdite del post raccolto.
            per Paesi con strutture di smaltimento della frazione non diffe-  12.5. Entro il 2030, ridurre in modo
            renziata carenti o tecnicamente inadeguate. La disponibilità di   sostanziale la produzione di rifiuti
            informazioni e dati affidabili è un prerequisito necessario, unico   attraverso la prevenzione, la ridu-
            strumento che possa permettere a stakeholders e decisori di      zione, il riciclaggio e il riutilizzo.
            proporre e definire strategie e priorità consapevoli.            15.3. Entro il 2030, combattere la
                                                                             desertificazione, ripristinare le terre
            Il ruolo delle città e della crescente                           degradate (comprese quelle colpite
            urbanizzazione                                                   da desertificazione, siccità e inon-
            Nel 2015 la popolazione mondiale contava circa 7,4 miliardi di   dazioni, e battersi per ottenere un
            persone. Di queste, circa il 50% viveva in città e agglomerati   mondo privo di degrado del suolo.
            urbani generando, secondo dati della Banca Mondiale, l’esor-
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