Page 56 - Paesaggio Annual Vol.III
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PAESAGGIO ANNUAL



            Autobiografia di un’avventura




            Il progettista Marco Bay racconta la storia dietro le aiuole di piazza Duomo a Milano, nate sulla scia
            del gusto esotico dei giardini lombardi del XX secolo. Il progetto gioca su un’alternanza di filari di
            Trachycarpus fortunei e Musa ensete, intervallati da un “sottobosco” di arbusti, graminacee e perenni



              SEZIONE, PLANIMETRIA E LEGENDA DEL PROGETTO DELLE AIUOLE








              Sezione
                                                   Hydrangea paniculata ‘Vanilla fraise’ e ‘Unique’
                      Trachycarpus fortunei        Bergenia hybrida ‘Bach’                Ghiaia nero ebano
                                                   Hibiscus coccineus










                  Musa ensete                 Miscanthus sinensis                         Trachycarpus fortunei

              Planimetria
 Ritorno alla normalità
 Albero resiliente
              Legenda

                                                               Hydrangea paniculata
                                                               ‘Vanilla fraise’ e ‘Unique’
                      Trachycarpus     Musa      Miscanthus    Bergenia hybrida ‘Bach’  Cordolo   Ghiaia
                      fortunei         ensete    sinensis      Hibiscus coccineus     in metallo  nero ebano




            Testo e foto di Marco Bay,       tessuto urbanistico medioevale, e la sua   ferro e vetro. Molti affermarono che il
            architetto paesaggista           mole si scopriva pian piano tra le case.   futuro salotto della città avrebbe dovu-
                                             Oggi, resistono scorci storici da corso   to essere utilizzato come magazzino o
                                                                             deposito dei rifiuti… Milano già dimo-
                                             Vittorio Emanuele o da piazza Fonta-
       “          provvista d’orecchio, la diceria   na, in cui improvvisamente il Duomo   strava insofferenza alle novità. Aned-
                                                                             doto concluso. Anche perché l’aiuola a
                                             ci appare nella sua grandiosa bellezza.
                  non capisce niente di musica
                                              Ancora prima di entrare nel merito
            Sdei luoghi. Presta ascolto a ciò
            che è, e non a ciò che è”. Così si espri-  delle mie aiuole, racconto un piccolo   pianterreno contempla il sogno di un
                                                                             suicidio. Mi tornano in mente i ricordi
            me Gilles Clement con grande chiarez-  aneddoto storico: centoquaranta anni   di me bambino: da un lato il marmo di
            za, sulla realtà dello spazio pubblico.   fa, esattamente il 30 dicembre 1877,   Candoglia grigio di smog; il fronte di
            E proprio partendo dalla piazza come   l’architetto Giuseppe Mengoni precipi-  palazzo Carminati sommerso dai neon,
            luogo di d’incontro, di discussione e di   ta, la sera precedente l’inaugurazione,   come un luna park, molti hanno pro-
            critica, affronto il tema delle “aiuole di   dalle impalcature della Galleria Vittorio   testato per la rimozione, Carlo Bertelli
            piazza Duomo”.                   Emanuele. Qualcuno parlò di suicidio,   persino affermò che bisognerebbe avere
              Piantare palme e banani è stata un’av-  perché erano tantissime le critiche mos-  il coraggio di rimetterli; in piazza grup-
            ventura e una “scossa” emotiva. Antica-  se alla sua opera architettonica, conside-  petti di milanesi che chiacchieravano di
            mente il Duomo era circondato dal fitto   rata troppo all’avanguardia per l’uso di   fronte al Camparino.


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