Page 59 - Paesaggio Annual Vol.III
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PAESAGGIO ANNUAL
Panoramica delle aiuole in versione Il verdetto della giuria
estiva, con “esplosione” delle piante
di Musa ensete in primo piano, La giuria assegna una menzione speciale al Comune di Mila-
illuminate dalle pannocchie fiorite no per il progetto “Impollina-Mi”, risultato della collaborazione
di Miscanthus sinensis. con l’Università degli Studi e con una cooperativa di naturalisti.
L’intervento, finalizzato alla realizzazione di cinque prati fioriti,
usando un assortimento floristico, erbaceo e arbustivo particolar-
Sepolcro. Ho eseguito il lavoro di not- mente adatto ad attirare e nutrire gli insetti impollinatori, è stato affiancato da
te, come un giardiniere ribelle, con la una campagna di divulgazione mirata a diffondere la conoscenza di questi ani-
piazza tutta mia. Non ci dovevano es- mali, del loro indispensabile ruolo ecologico e della particolare biologia, che
alterna lo stato di larva con quello di farfalla. Con la menzione la giuria vuole
sere i taxi parcheggiati (che basterebbe inoltre richiamare l’attenzione sull’audace realizzazione delle aiuole di Piazza
spostare lungo la via Giuseppe Mengo- Duomo, che propongono un allestimento floristico evocatore delle piante usate
ni), soprattutto lo spazio doveva essere nei giardini della Milano ottocentesca, caratterizzati da un ampio uso di specie
libero dalle persone per lavorare con le esotiche, anche invasive, che la moderna scienza ecologica considera perico-
piante arrivate con il tir. lose per la biodiversità locale. Pericolosità che, nel caso specifico, è minima
essendo le aiuole confinate al centro della città e di durata limitata nel tempo.
Nel progetto iniziale avevo pensato
a palme più alte, di cinque o sei metri,
ma non è stato tecnicamente possibile
utilizzarle, dal momento che le aiuole vivere, ma da ammirare tutti i giorni. chiasso intorno all’allestimento. Mai e
sono pensili, e la soletta che protegge il Ciò di cui dovevo tenere conto era il poi mai mi sarei tirato indietro, né avrei
metrò è di sessanta centimetri. Lo spa- passaggio quotidiano di migliaia di vi- cambiato idea. L’unico limite, come in
zio, le architetture, persino i lampioni si sitatori. Poiché la piazza è il luogo do- tutte le aiuole di città, è che non ci puoi
misurano con il Duomo. Rapportate con ve il paesaggio è modellato dalla gente. entrare. Ho “sgarrato” l’ottobre scor-
la vegetazione, le palme ridotte aiute- Quindi ho creato uno spazio verde che so, entrando con la forbice per ripuli-
ranno le persone a entrare in dialogo con potesse suggerire emozioni forti, una re insieme alla squadra di giardinieri
la scena. Queste aiuole, oltre a essere sorta di estraniamento, come ogni giar- addetti alla manutenzione, l’eccesso
un omaggio alla tradizione dei giardini dino dovrebbe fare, senza intralciare. della vegetazione, per dare maggiore
milanesi e un ricordo dei viaggiatori che L’idea delle aiuole è stata concepita vigore alle piante e fare entrare, come
hanno attraversato il mondo portando a in totale autonomia di pensiero, nes- mia abitudine, più luce possibile. Ero
casa un po’ di flora esotica, sono anche suna richiesta di alcun committente, felice nel cuore della mia città.
una forma di omaggio alla selezione nessun pre-incontro con lo sponsor.
“planetaria”, un inno alla biodiversità Arrivato dopo, in un secondo momen- Il testo è tratto da M. Bay, 2018. Dise-
vegetale e umana. to, casualmente. È stata un’esotica gnare con gli alberi. Storie di giardini,
Esiste l’idea di “altra natura”, non da avventura, con altrettanto inaspettato Mondadori.
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