Page 49 - Paesaggio Annual Vol.II
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PAESAGGIO ANNUAL


































            Posizionamento della biostuoia   Il progetto                     architettonico dell’area, ricercando una
            in fibra di cocco, con funzione   Il progetto ha mantenuto un assetto   coerenza non solo teorica, ma pratica,
            di consolidamento e antierosione.
                                             unitario del verde, adeguato al disegno   nella concreta realizzazione dell’opera.
                                             architettonico delle pendici, che si svi-
            al substrato è stato condotto tramite ap-  luppano - come anche tutti gli elementi   Parterre vegetali
            positi picchetti sui sormonti e lungo le   strutturati circostanti (cinta muraria,   L’idea progettuale è stata la realizza-
            linee di congiunzione.           percorsi, antico tracciato Mura Servia-  zione di parterre sempreverdi di diver-
                                             ne) - su più livelli lungo l’asse longitudi-  se specie tappezzanti, che si sviluppano
            Linee guida                      nale, parallelamente al corso del Tevere.   lungo l’asse longitudinale delle pendici e
              Quali scelte progettuali privilegiare in   Tale aspetto peculiare del sito consente,   si armonizzano con gli elementi architet-
            questo contesto articolato e complesso?   ai vari livelli, diverse visuali e favori-  tonici e naturalistici circostanti, andando
              Il criterio-guida è stato quello di co-  sce molteplici suggestioni e percezioni   a creare un paesaggio “aggregante”.
            struire un luogo “verde”, in grado di dia-  dell’ambiente circostante.  L’impianto, nella sua semplicità, va a
            logare con lo spazio circostante senza   Nel rispetto dell’assetto naturale dei   caratterizzare un’area (già di per sé arti-
            particolari prevaricazioni od ostentazio-  luoghi, è stato ritenuto fondamentale va-  colata) grazie alla piacevolezza e varietà
            ni progettuali.                  lorizzare tale aspetto visuale e percetti-  di tonalità e sfumature in un ambito mo-
              Sono state quindi privilegiate tessiture   vo, escludendo lo sviluppo di tematismi   nocromatico; vengono ripresi così i temi
            minime ma variate, in grado di trasmet-  progettuali che agissero sul verde in   della tradizione italiana rinascimentale
            tere piacevolezza e di favorire una sorta   senso verticale. Sono invece state favo-  che affonda le sue radici nel giardino ro-
            di ricerca armonica che inviti a momenti   rite estensioni vegetali a sviluppo oriz-  mano di epoca imperiale adibito, secondo
            di sosta rigeneranti e tranquillizzanti nel   zontale, che ben assecondano il disegno   il gusto ellenico-persiano, al passeg-  t
            concitato contesto urbano, stimolando la
            ricerca, l’interesse e la comprensione ver-
            so i significati storici evocati dal luogo.
              La riscoperta del percorso originario   Il verdetto della giuria
            del giardino progettato da De Vico ha
            previsto il ripristino delle pavimentazioni   La giuria segnala il Comune di Roma per il recupero e la va-
            in terra drenante stabilizzata e ripropo-  lorizzazione delle pendici del Colle Aventino e delle sue mura
            sto il restauro delle sedute a semiluna in   storiche, prospicenti il lungo Tevere, ottenuti mediante la bonifica
            blocchi di tufo, mentre l’articolazione   del sito e il consolidamento delle scarpate con tecniche di inge-
            del percorso pensile offre, come pochi   gneria naturalistica. La giuria segnala l’armonica sistemazione paesaggistica
                                              dei luoghi, ottenuta componendo con maestria parterre sempreverdi, realizzati
            luoghi fanno, una visuale e percezione   usando specie erbacee tappezzanti, scelte in base a un attento esame delle
            del belvedere di Roma, del Tevere e dello    esigenze agronomiche e  microclimatiche del sito, conseguendo un significativo
            skyline del paesaggio romano con cupo-  contenimento dei costi di manutenzione rispetto agli standard usuali.
            le, chiese e colli.


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