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L’EDITORIALE
                                                         di Graziella Zaini



















                 Una nuova via?








                      ’arrivo dell’autunno non deve   ha la possibilità di proiettarsi verso un   ultimi anni la gestione del verde pubblico
                      cancellare i ricordi dell’estate ap-  futuro sostenibile, l’unico possibile per   ha subito grandi trasformazioni a livello
                Lpena trascorsa, funestata, a livello   la nostra stessa sopravvivenza. Ecco   amministrativo, passando dalle giardine-
                mondiale, da incendi infiniti e alluvioni   perché è così importante la nostra azio-  rie comunali degli anni Settanta, alla suc-
                in luoghi ritenuti “sicuri” fino a poco   ne convinta. In questa fase di “transi-  cessiva esternalizzazione del servizio ad
                tempo prima. La Natura ci sta presentan-  zione”, però, la competenza tecnica è   aziende private, che ha portato nel nuovo
                do il “conto”, ed è un conto salato che ci   e sarà fondamentale per non vanificare   secolo alla diffusione dell’appalto unico,
                riguarda tutti, innanzitutto come cittadi-  gli interventi realizzati, ma solo se sarà   il cosiddetto Global Service. Questo pas-
                ni. Un conto che richiama ognuno di noi   accompagnata  da  “cura responsabile”,   saggio ha consentito un oggettivo conte-
                alle proprie responsabilità, alla necessità   “rispetto” e  “amore disinteressato” so-  nimento dei costi, a cui però non sempre
                di impegnarsi in prima persona anche   prattutto verso le piante e gli alberi.   ha fatto seguito il mantenimento della
                con piccole azioni quotidiane, che però   In un momento di fermento come ora,   qualità del servizio.
                ci aiutano a ricordare che come esseri   in questa sorta di rinascita verde, è facile   Oggi si profila una nuova via che prevede
                viventi facciamo parte di un ecosistema   fare qualche passo falso in nome del faci-  l’affidamento “in house” a grandi società a
                fragile, condiviso con gli altri esseri vi-  le guadagno. Mentre questo è il momen-  controllo pubblico che si occupano già di
                venti: piante e animali.         to di proseguire dritti verso la meta per   svariati servizi per la collettività, sollevan-
                Come operatori del settore - progettisti,   dare peso e accrescere la credibilità del   do così nuovi interrogativi  e perplessità su
                architetti, agronomi, forestali, arboricol-  nostro settore da qui ad almeno il 2026,   quello che sarà il destino del verde pubbli-
                tori, giardinieri, tecnici della pubblica   data entro cui si chiuderanno i “giochi”.  co nel nostro Paese. Quali considerazioni
                amministrazione, docenti, ricercatori,   Ecco perché è il momento di una nuova   si possono fare in merito? Quali i possibili
                giornalisti, aziende, pur nei diversi ruoli,   prospettiva etica che metta al centro il   miglioramenti e quali i possibili fattori ne-
                pur nei diversi ambiti, pubblico e privato,   benessere delle piante, degli alberi in   gativi? Milano ha fatto la sua scelta, che
                abbiamo oggi una responsabilità in più:   particolare: “Oggi, in effetti, disponia-  certo non può passare inosservata proprio
                mettere al servizio della collettività tutta   mo di tutte le conoscenze, le tecnologie,   per la storia della città, per la posizione che
                l’energia, la competenza e la passione   le professionalità utili e necessarie per   occupa nel nostro Paese e in Europa. Un
                che richiede il nostro lavoro per aiutare il   garantire una esistenza dignitosa agli al-  tema appassionante e di grande attualità
                settore del verde a occupare finalmente il   beri urbani...; (...) l’arboricoltore diviene   che ha coinvolto i nostri esperti (pag. 8) e
                posto che gli spetta.            il rappresentante delle istanze arboree   le principali associazioni di settore presen-
                Questi due anni di pandemia, dopo lo   presso la collettività, facendosi media-  ti sulle pagine di ACER in un confronto
                shock iniziale, si sono rivelati, al di là   tore pratico e culturale della convivenza   analitico per arrivare a esprimere compatti
                di ogni previsione, un momento di in-  tra gli esemplari arborei stessi e il conte-  un pensiero comune (pag. 74): la qualità
                tensa attività lavorativa per tutti: è in   sto antropizzato, in una logica di lungo   del verde pubblico e la sua corretta ma-
                atto  una  grande  richiesta di piante, di   periodo” (pag. 24).   nutenzione devono comunque rimanere il
                verde sia dal mondo pubblico che pri-  La manutenzione corretta è uno degli   punto di partenza e di arrivo di ogni scelta
                vato. E oggi grazie al Piano Nazionale   strumenti necessari per garantire verde   gestionale intrapresa.
                di Ripresa e Resilienza il nostro Paese   di qualità, che duri nel tempo. In questi   Buona lettura.


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