Page 71 - Paesaggio Annual Vol.III
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PAESAGGIO ANNUAL
Sedute A sinistra, Gaetano Stegani,
Piano dell’Antico Castello
In corrispondenza dei vertici della Gismondo della Città
Corte a Mare, i bastioni si alzano di di Rimino, XVII secolo,
quota sul livello stradale grazie alla po- inchiostro e acquerello
sa in opera di panchine rivestite di lastre su carta, conservato alla
Biblioteca Gambalunga.
di pietra bianca di Lessinia, pietra di Sotto, in primo piano
colore bianco con sfumature tendenti al la riproposizione della
rosa, che richiama le decorazioni sulla falsa braga in pietra
di Lessinia; sulla destra
facciata del castello in pietra d’Istria e la pavimentazione originale
nello stesso tempo si allontana dall’imi- in ciottoli del XIX secolo.
tazione del paramento in mattoni. In basso, a terra in primo
Il bianco era in effetti il colore ori- piano la valorizzazione
ginario della Rocca e della falsa braga dei reperti della terza torre
mediante ricostruzione
poiché il castello era, contrariamente a del perimetro in muratura
quello che si può vedere oggi, intonacato a sacco. Nel complesso
e dipinto di bianco; il torrino di ingresso della Torre convivono
le stratigrafie della torre
era invece dipinto di rosso (bianco, ros- di età sismondea
so e verde erano infatti i colori araldici e quelle dell’edificio
malatestiani). governativo costruito sul
Ancora oggi, sul muro esterno della sedime della torre stessa,
demolita definitivamente
Corte del Soccorso volto a occidente, nel XIX secolo.
sotto i beccatelli, si sono conservati
lacerti dell’intonaco originale quattro-
centesco di colore bianco, come anche
lacerti di colore rosso sotto i beccatelli
del torrino di ingresso.
La nuova Corte a Mare è, nelle in-
tenzioni progettuali, uno spazio muse-
ale, da esposizione, su cui troneggia e
risalta il Castello: all’interno di ciascuna
aiuola possono trovare posto installazio-
ni, sculture, esposizioni temporanee o
anche permanenti. I percorsi e il piaz-
zale davanti all’ingresso sono altresì
abbastanza ampi da consentire eventi,
happening, meeting ecc.
Velo d’acqua
In un momento progettuale successi-
vo, una volta che si completerà l’arredo
dell’intero comparto, si propone un velo
d’acqua in mezzo alle due grandi emer-
genze architettoniche che si fronteggia-
no, Teatro e Castello, fino al muro di con-
troscarpa del fossato a ridosso del retro
del Galli, a richiamare l’antica pertinenza
del fossato che circondava la rocca. At-
traverso questo sottile velo d’acqua, i due
monumenti dialogano e si riflettono uno
nell’altro. L’intera area sarà pedonalizza-
ta: fino a che tutto ciò non sarà realizzato,
un marciapiede in conglomerato bitumi-
noso rosso e un’aiuola verde circondano
il primo lotto dei lavori e lo delimitano
rispetto alla strada carrabile. s
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