Page 11 - Paesaggio Annual Vol.II
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PAESAGGIO ANNUAL
FIGURA 1 - STUDIO DI FATTIBILITÀ
L’Orto Romano ma quadrangolare della superficie di 105 riscontri bibliografici individuati sia
Gli studi condotti attraverso l’analisi m (9,6 m x 11,15 m circa), diviso in settori all’interno di testi antichi che nella
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scientifica di micro e macro resti vegetali regolari, destinati a frutteto, orto, piante letteratura scientifica. Come indicato nei
prelevati su campioni nel sito romano di officinali e aromatiche, piante cerealicole, testi latini, una siepe spinosa, mantenuta
Augusta Bagiennorum durante le campa- separati da due vialetti in terreno stabiliz- con cura, protegge l’orto da animali sel-
gne di scavo eseguite tra il 2004 e il 2008, zato. L’incrocio centrale dei quattro bracci vatici, fornisce una chiusura efficace ed
hanno permesso di individuare le princi- è parzialmente coperto da una pergola di è resistente ai venti, pur permettendo la
pali pratiche colturali, elementi fonda- Vitis spp. su pali in castagno, di dimen- normale circolazione dell’aria.
mentali per poter cogliere le relazioni tra sioni tali da creare una zona ombreggiata Tra le caratteristiche fondamentali che
popolazioni e ambiente. L’Orto Romano, di seduta che ospita quattro panche in le- devono possedere le specie che compon-
realizzato all’interno di un’area di altis- gno; l’utilizzo di questa struttura da par- gono la siepe, vi sono la scarsa tendenza
simo pregio archeologico, ripropone un te dei visitatori evoca il rituale romano a emettere polloni dalle radici e il limita-
orto romano del I-II secolo d.C., utilizzan- di consumare il pranzo su triclini posti to sviluppo dell’apparato aereo, proprie-
do informazioni che derivano anche dai nel giardino. La tipologia per l’impianto tà possedute sia da Crataegus monogyna
dati di scavo rilevati in alcuni siti coevi, a pergola, detta jugatio compluviata (da che da Prunus spinosa. In questo modo
attestati a Pompei e a Roma in periodo au- compluvium, la struttura architettonica si garantisce il mantenimento prolunga-
gusteo. I modelli individuati prevedevano delle domus romane), riprende uno dei to nel tempo della regolarità della siepe,
la suddivisione quadripartita dell’orto con metodi di coltura suggeriti dagli autori abbattendo i costi di manutenzione. Si
aiuole recinte da grillages di cannucce o classici, che si è potuto constatare diretta- è dato inoltre risalto alle peculiarità e
di legno, qualche volta da siepi di Ruscus mente in situ presso il vigneto didattico di caratteristiche possedute dalle piante se-
aculeatus (pungitopo) o altre specie; le Pompei. Il perimetro dell’Orto Romano è lezionate: Crataegus monogyna e Rosa
diverse zone dell’orto venivano poi arric- recintato con una siepe viva di Crataegus canina offrono un’abbondante fioritura
chite con specie botaniche utilizzate per monogyna (biancospino), Prunus spinosa e una gradevole profumazione; Prunus
usi alimentari e officinali indispensabili (prugnolo), Cornus sanguinea (sanguinel- spinosa, Cornus sanguinea e Cornus mas
per la vita domestica. la), Cornus mas (corniolo) e Rosa canina vengono apprezzati per la colorazione
Seguendo il “modulo” di un orto pom- (rosa selvatica). La scelta progettuale è autunnale delle foglie e le particolari-
peiano, la realizzazione dell’orto è di for- stata effettuata sulla base dei numerosi tà dei frutti che si mantengono nel t
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