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GESTIONE
Ciclo della cocciniglia tartaruga del pino Toumeyella parvicornis
Nell’areale mediterraneo, T. parvicornis compie 3-4 generazioni/anno svernando come femmina fecondata . In pri-
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mavera, alla ripresa vegetativa, le uova schiudono e si sviluppa il primo stadio giovanile (neanide di prima età) che
si presenta di forma ovale (1-2 mm) e di colore arancione (Figura 1A). Le neanidi di prima età sono importanti per la
diffusione dell’infestazione essendo l’unica forma mobile della cocciniglia. Oltre a consentire il passaggio da chioma a
chioma tra piante adiacenti, queste neanidi vengono trasportate passivamente a distanze maggiori, principalmente a
opera del vento. Raggiunti nuovi siti di insediamento, le neanidi si fissano al substrato tramite l’apparato boccale pun-
gente-succhiante e rimangono immobili per i successivi due stadi di sviluppo giovanile e di femmina adulta. Le forme
adulte maschili e femminili sono morfologicamente distinte: i maschi formano un follicolo bianco, circa 3 mm, da cui
sfarfallerà il maschio alato che sopravvive per periodi molto brevi; le femmine invece continuano a ingrossarsi fino al
raggiungimento di una forma semisferica (circa 4 mm; Figura 1B). Queste ultime hanno un comportamento gregario
formando colonie numerose sulla parte legnosa dei giovani getti della pianta. Talvolta le femmine si fissano anche
sugli aghi della pianta ospite assumendo una forma ovoidale (needle form). Le femmine e gli stadi giovanili si nutrono
di linfa elaborata e producono abbondante melata che favorisce lo sviluppo di funghi agenti di fumaggine (Figura 1C).
L’adattamento all’ambiente mediterraneo di T. parvicornis è stato favorito dalle sue caratteristiche biologiche che hanno
contribuito alla formazione di popolazioni con densità e tasso di sviluppo superiori rispetto all’areale nativo. Tra queste
caratteristiche vi è l’elevato potenziale riproduttivo in quanto ciascuna femmina può deporre anche oltre 500 uova,
determinando un incremento demografico esponenziale . Il clima Mediterraneo permette inoltre il completamento di
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diverse generazioni/anno, in sequenza e sovrapposizione, che contribuiscono a un rapido incremento numerico delle
di popolazioni. L’elevata suscettibilità di P. pinea e la presenza in città di piante con chiome a contatto ha ulteriormente
favorito l’insediamento e la rapida diffusione di T. parvicornis in questi ambienti.
Infestazione di T. parvicornis su giovani getti di P. pinea. 1A) Neanidi di prima età (primo stadio giovanile).
1B) Colonia di femmine adulte. 1C) Femmine adulte e sviluppo di funghi con conseguente formazione di fumaggine.
1A 1B 1C
s conseguente drastico impatto sul resto della Campania e in seguito ad dei germogli e perdita di aghi. I palchi
patrimonio arboreo di alcune città aree urbane di Lazio, Toscana, Abruz- bassi della chioma sono i primi a subire
italiane, alterandone il caratteristico zo, Puglia e Costa Azzurra (Francia). un precoce disseccamento, mentre la
paesaggio. Nell’areale mediterraneo, P. pinea è formazione di nuovi germogli e strobili
estremamente suscettibile agli attacchi rimane confinata nella parte più alta
Areale di origine di T. parvicornis, mentre altri ospiti della chioma. La pianta infestata subi-
e diffusione infestazioni come P. halepensis sono risultati più sce così un inesorabile indebolimen-
La cocciniglia tartaruga del pino è tolleranti agli attacchi. to che la porta alla morte. Nella fase
nativa del Nord America dove è infeu- L'insetto causa seri danni, diretti e in- di deperimento avanzato, si possono
data su diversi ospiti del genere Pinus diretti, dovuti al comportamento trofico. riscontrare concomitanti infestazio-
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senza determinare danni particolari . Nutrendosi di linfa elaborata, il fitomi- ni dello scolitide Tomicus destruens
La cocciniglia è stata accidentalmente zo provoca un graduale indebolimento (Wollaston) a peggiorare il quadro e
introdotta negli anni 2000 in America della pianta e, nel breve tempo, produce accelerare la morte delle piante.
Centrale (Porto Rico e Isole dell’arcipe- abbondanti quantità di melata. La me-
lago Turks and Caicos), dove ha causato lata favorisce poi lo sviluppo di funghi Trattamenti endoterapici
la distruzione del 90% delle piante della agenti di fumaggine, che stratificandosi A Roma, dal 2018, T. parvicornis ha
specie endemica Pinus caribaea . sui tessuti verdi ne riducono la superficie determinato forti attacchi ad alberate
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La prima segnalazione in Italia risa- fotosintetizzante e ostacolano la traspi- stradali, parchi e pinete litoranee. Il
le al 2014 nell’area urbana di Napoli; il razione. Per questo, i pini infestati pre- declino di numerosi esemplari di pino
fitomizo (insetto che si nutre della linfa sentano dapprima una chioma traslucida domestico ha richiesto urgenti inter-
delle piante ospiti attraverso l'apparato e poi annerita. Successivamente, le pian- venti con metodi di controllo a basso
pungente-succhiatore) si è esteso poi al te manifestano progressivo intristimento impatto ambientale ammessi in ambito
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