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L’EDITORIALE
                                                   di Graziella Zaini

























           ...bello e possibile







            “    L                           insieme e l’armonia che ne regola for-  (UK), e che “dal 2014 fornisce spunti
                       a bellezza salverà il
                                             me e funzioni. (...) Ecco che la bellezza
                       mondo”.  Non scoprire-
                                                                             di riflessione utili per cominciare a rie-
                       mo mai se un personaggio
                                                                             il verde in modo che risponda più effi-
                                             di “accessorio” o di “mezzo per una
            controverso come  Fedor Dostoevskij   perde il valore recentemente acquisito   laborare il modo di progettare e gestire
            potrebbe far dire al protagonista di un   comunicazione di consumo”, e ritorna   cacemente alle necessità contempora-
            suo romanzo, oggi, una frase così dirom-  a essere un bisogno sociale e individua-  nee” (pag. 31). Il risultato è la possibilità
            pente, così efficace, oppure se invece si   le, per ritrovare valori e comportamenti   concreta di realizzare aree verdi, su spa-
            sarebbe arreso di fronte alla realtà, triste   adatti al permanere dell’umanità sul   zi deimpermeabilizzati, rustiche e res-
            e problematica, dei nostri giorni, in cui   Pianeta” (pag. 22).  tistenti, a bassa manutenzione e soprat-
            convivono povertà in continuo aumento,   E chi, se non un professionista serio,   tutto belle, apprezzate dalla collettività.
            degrado sociale, degrado ambientale,   preparato, competente, etico è in grado   Punti di partenza: la conoscenza ap-
            guerre, cambiamenti climatici...Non lo   di far proprio questo concetto? Curare   profondita delle specie vegetali e delle
            sapremo mai, ma il grande scrittore rus-  con professionalità il “verde” signifi-  loro consociazioni e comprendere la
            so probabilmente non a caso ha utilizza-  ca assumersi la responsabilità di porsi   struttura e il funzionamento dei sistemi
            to la parola “bellezza”, la cui forza sta   delle domande sulle conseguenze delle   naturali e seminaturali per poterli effi-
            proprio nella sua capacità di esprimere   proprie azioni, in tutte le sue fasi.   cacemente riproporre in ambito urbano.
            significati molti diversi e concetti sem-  La fortuna di lavorare “con” la Natu-  Soluzioni definite sinteticamente  low
            pre incredibilmente al passo con i tempi.   ra,  appannaggio di  tutti  gli operatori   input, high impact, ossia input limitati,
            Se pensiamo al mondo del verde, la   del verde, si deve trasformare nella   impatto elevato (pag. 31).
            parola bellezza ci rimanda immedia-  consapevolezza di lavorare “per” la   In questo piccolo elogio alla “bellezza”
            tamente al Paesaggio (in tutte le sue   Natura; una potente arma per rinnova-  non poteva mancare il richiamo al nos-
            forme), alla sua capacità, purché sal-  re la società. Rispetto per l’ambiente,   tro Premio “La Città per il Verde”, che
            vaguardato e ben gestito, di rispondere   aggiornamento, strumenti e tecnologia   da 22 anni si propone di valorizzare in-
            all’esigenza di benessere, pace, armo-  costituiscono un mix che rende il Giar-  terventi a verde, anche piccoli, capaci di
            nia, di cui ha un grande bisogno la no-  diniere 4.0 (tema della seconda edizione   migliorare la qualità del territorio e delle
            stra società, sempre più povera di valori   di AIPV Day), il custode ideale di un   città.  Una  missione  che  viene  portata
            di riferimento e poco resiliente di fronte   bene prezioso e fragile quale è il verde,   avanti insieme a partner con i quali, già
            ai grandi cambiamenti, compresi quelli   soprattutto in ambito urbano (pag. 56).  da tempo, si è condividiso un cammino
            climatici: “Il ritorno alla bellezza è un   Nel contesto cittadino il concetto di bel-  comune e altri nuovi, nel cui Dna c’è la
            passaggio fondamentale persino per   lezza è stato interpretato efficacemente   stessa attenzione verso le piante, l’ambi-
            affrontare i cambiamenti che ci stanno   anche dal progetto inglese “Grey to Gre-  ente, la cura, e naturalmente, le persone
            sfidando, perché riguarda la vita nel suo   en”, realizzato nella città  di Sheffield   (pag. 45). Buona lettura.

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