Page 75 - ACER 1/15
P. 75
ESTRATTO DA
ACER
© IL VERDE EDITORIALE
3 4 MILANO
5 cando i presupposti della Ricacci immediati della
possibilità di attecchimento vegetazione preesistente
delle piante. sono visibili sul recente
Una menzione particolare per intervento di stabilizzazione
di scarpate in roccia
la qualità della realizzazione arenacea sulla strada
va infine a un recente inter- costiera triestina (3).
vento di rimodellamento mor- Presso l’ex hotel Enalc,
fologico e rivegetazione su il mancato rinverdimento
di rivestimenti in spritz
nicchie in roccia con specie beton si può osservare
arboreo-arbustive della bo- sui conglomerati calcarei
scaglia carsica effettuato nel- in frana, in alto; tutti gli altri
l’ambito dell’insediamento tu- interventi su coperture
a verde pensile, in basso
ristico Portopiccolo a Sistiana a destra, mostrano pieno
(TS), attuato in una vecchia successo (4). A Sistiana,
cava di calcare fronte mare. rimodellamento morfologico
e rivegetazione di una
Giuliano Sauli cava di calcare fronte
I www.aipin.it mare, sopre le case (5).
Omaggio a Michel Corajoud ni pensili Wilson a Saint Denis uno spazio ur-
Ogni progetto di Michel Corajoud (nella foto) è un gene- bano prima sfilacciato è ricucito da Corajoud
roso insegnamento per chi progetta, una fonte inesau-
ribile di ispirazione che supera la recente scomparsa dell’insi- coprendo l’autostrada A1 con aree di sosta,
gne architetto, paesaggista e urbanista francese. A Lione, a
Saint Denis, Grenoble, Bordeaux e Parigi progetta e costrui- aree gioco, prati e filari. Riammette la vita in
sce parchi, rivoluziona l’urbanistica con lo strumento dell’ar-
chitettura del paesaggio. La trasformazione del territorio, dei città offrendo la possibilità di stare, muover-
luoghi e delle città è scrutata mettendo a fuoco tanto il detta-
glio quanto la grande scala. Ogni aspetto culturale è cruciale si e camminare. Nell’ideazione del parco del-
per Corajoud, che mantiene in tensione creatività e conoscen-
za dei luoghi e della natura umana. Nulla è lasciato al caso o l’Arlequin a Grenoble, la partecipazione del
all’effetto speciale fine a se stesso. Quando realizza la piazza
d’acqua riflettente più grande al mondo a Bordeaux, di fronte cittadino è propedeutica a una nuova idea di
al fiume Garonne, è alla ricerca del “disegno giusto al posto
giusto”, che assicuri alle persone il ruolo di protagonisti. L’at- periferia: costruisce uno spazio multiforme,
tenzione ai bisogni della società si concretizza nell’invito, rivol-
to al cittadino, a formulare domande al progettista. Nei giardi- un su e giù ricco, afferrabile in mille modi e NATHALIE ROUS
sempre più imitato, proprio l’imitazione che
Corajoud non voleva. Perché, per lui, il vero
progettista è il custode del progetto. Egli de-
ve mostrarne il percorso ideativo, difendere
lo spazio aperto, studiare il passato per anticipare il futuro, do-
minare l’insieme e il dettaglio. Deve distaccarsi dal paesaggio
per non arenarsi, esplorarne i limiti per oltrepassarli e percor-
rerlo in tutte le direzioni per scoprirlo veramente. È intuizione e
slancio progettuale. Valerio Cozzi
73 • ACER 1/2015