FITOPATOLOGIA Un insetto utile Crisomelide dell’ambrosiadi Marco Boriani
N° 4 - anno 2014Ophraella communa LeSage, 1986, è un insetto di origine neartica diffuso in Canada, Stati Uniti e Messico e successivamente introdotto in Cina, Corea, Giappone e Taiwan. La prima segnalazione in Europa è avvenuta in Italia, in Lombardia, dove è stato individuato nel 2013. Attualmente è presente anche in Piemonte ed Emilia Romagna, oltre che nel Canton Ticino, in Svizzera. Ophraella communa è una specie oligofaga associata ad Asteraceae Heliantheae, ma il cui principale ospite è Ambrosia artemisiifolia. Questa caratteristica l’ha posta anche in Italia all’attenzione per un potenziale impiego come agente di controllo biologico di quest’infestante, utilizzo che sarà valutato nell’ambito di una più ampia conoscenza dell’insetto Scarica l'articolo in formato PDF. (
Clicca qui
)
|
|
FITOPATOLOGIA Ospite unico Cinipide galligeno del castagnodi Marco Boriani
N° 2 - anno 2014Dryocosmus kuriphilus (Yasumatsu, 1951) è un parassita originario della Cina che negli ultimi anni sta provocando ingenti danni al genere Castanea spp., l’unico sul quale vive. Agisce provocando la trasformazione delle gemme in galle. Rinvenuto ufficialmente in Italia a partire dal 2002, è sottoposto a una rigida regolamentazione sia nazionale sia comunitaria, ed è inserito nella lista A2 degli organismi da quarantena stilata dall’European and mediterranean plant protecion organization (Eppo). L’unica modalità di controllo efficace è rappresentata dalla lotta biologica: il parassita è attualmente sottoposto in Italia a programmi di contenimento attraverso il rilascio in bosco di un suo antagonista naturale, Torymus sinensis Kamijo
Scarica l'articolo in formato PDF. (
Clicca qui
)
|
|
FITOPATOLOGIA Dall’Oriente all’Italia Cerambicide dal collo rossodi Andrea Tantardini, Beniamino Cavagna, Matteo Maspero, Alessandro Bianchi e Mariangela Ciampitti
N° 6 - anno 2013Aromia bungii (Faldermann) è un coleottero cerambicide di origine asiatica, le cui larve si nutrono a spese del legno di numerose specie di piante frutticole e ornamentali, provocando deperimenti e danni a carico di essenze comuni nel paesaggio agrario e urbano italiano. Il primo ritrovamento ufficiale in Italia risale al 2012 in provincia di Napoli; del luglio 2013 è la prima segnalazione in Lombardia, in provincia di Milano. L’areale di diffusione è attualmente in espansione e perciò l’European and Mediterranean plant protecion organization (Eppo) ha inserito, a partire dal maggio 2012, Aromia bungii nella lista di allerta (Eppo alert list), dove sono elencate alcune delle nuove specie invasive che potrebbero rappresentare un rischio fitosanitario per l’Europa
Scarica l'articolo in formato PDF. (
Clicca qui
)
|
|
FITOPATOLOGIA Lotta obbligatoria Colpo di fuoco battericodi Stefano Sacchi, Francesca Gaffuri, Beniamino Cavagna
N° 4 - anno 2013Tra le malattie di origine batterica rilevabili nei nostri parchi e giardini merita un approfondimento il colpo di fuoco causato da Erwinia amylovora. Fin dall’introduzione in Europa (1957) è considerato un flagello per la straordinaria velocità di diffusione oltre che la polifagia, che gli consente di attaccare un ampio numero di diverse specie della famiglia delle Rosacee. La sua pericolosità ha indotto la Comunità europea a inserire E.amylovora come patogeno da quarantena nella Direttiva 2000/29/CE, recepito in Italia con il D.M. 214/2005 e il D.M. 10/09/1999 n. 356 “Regolamento recante misure per la lotta obbligatoria contro il colpo di fuoco batterico nel territorio della Repubblica”
Scarica l'articolo in formato PDF. (
Clicca qui
)
|
|
FITOPATOLOGIA A rischio introduzione Phytophthora ramorumdi Andrea Tantardini e Beniamino Cavagna
N° 2 - anno 2013Il fungo fitopatogeno Phytophthora ramorum provoca danni su Rhododendron spp., Viburnum spp., Camellia spp., Quercus spp., Fagus spp. e svariate conifere. Il monitoraggio 2012 della Commissione europea lo evidenzia in espansione, riscontrato in 13 Paesi membri e in Svizzera. L’Italia, in base ai dati dei Servizi fitosanitari regionali, risulta ancora indenne. L’allerta però nasce per l’aumento dei casi in Nord Europa e la notevole importanza che le piante potenziali ospiti rivestono sul nostro territorio. Il patogeno potrebbe venire introdotto tramite il commercio di piante infette, sintomatiche o con infezioni in forma latente, e diffondersi da vivai e giardini negli ecosistemi, interessando principalmente boschi di fagacee e piantumazioni artificiali di Larix kaempferi e Pseudotusga menziesii Scarica l'articolo in formato PDF. (
Clicca qui
)
|
|
FITOPATOLOGIA Un fungo evoluto Deperimento del frassinodi Andrea Tantardini e Beniamino Cavagna
N° 6 - anno 2012Il frassino maggiore sul territorio italiano riveste una notevole importanza dal punto di vista forestale per la qualità del legname. è molto utilizzato anche nei contesti urbani per la realizzazione di alberate nei parchi, nei viali e nei giardini; per tale ragione è una specie molto coltivata in vivaio. Nel 2009 nel nostro Paese è stato segnalato per la prima volta il fungo Hymenoscyphus pseudoalbidus, una nuova specie patogena responsabile del disseccamento del frassino. Da allora, i servizi fitosanitari regionali monitorano l’evoluzione di questa malattia, con particolare attenzione alle aree ancora esenti, nelle quali la tempestiva segnalazione di casi sospetti è uno dei modi più efficaci per contenere la diffusione del materiale infetto
Scarica l'articolo in formato PDF. (
Clicca qui
)
|
|
FITOPATOLOGIA Novità normative Cancro colorato del platanodi Andrea Tantardini, Beniamino Cavagna e Marcello Perucca
N° 5 - anno 2012Scoperto in Italia negli anni Settanta, precisamente a Forte dei Marmi, il cancro colorato del platano, causato dal fungo Ceratocystis fimbriata f. sp. platani, è soggetto a lotta obbligatoria dal 1987, cui ha fatto seguito un ulteriore decreto ministeriale nel 1998. Nonostante l’applicazione dei decreti e la maggiore conoscenza e consapevolezza, sia a livello privato che pubblico, delle caratteristiche e delle modalità di contagio, questo temibile parassita ha continuato a espandersi. A fronte di questa nuova situazione, il Servizio fitosanitario nazionale si è dotato di un nuovo strumento di intervento che si è concretizzato nel recente decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali, emanato il 29/2/2012, che contiene interessanti novità
Scarica l'articolo in formato PDF. (
Clicca qui
)
|
|
FITOPATOLOGIA Una nuova introduzione Piralide del bossodi Andrea Tantardini, Beniamino Cavagna e Matteo Maspero
N° 4 - anno 2012Cydalima perspectalis è un lepidottero di origine asiatica le cui larve si nutrono a spese delle foglie di numerose varietà di bosso. Il primo ritrovamento ufficiale in Italia è stato effettuato dai curatori di questa rubrica nel luglio 2011 presso le siepi di un giardino all’italiana in provincia di Como. è stato rinvenuto per la prima volta in Europa nel 2007, precisamente in Germania, poi in Svizzera (2008), Francia (2008), Austria (2009) e Olanda (2009). Il suo areale di diffusione è in espansione, per questo l’European and mediterranean plant protection organization (Eppo) lo ha inserito nella lista di allerta (Eppo alert list) per tre anni fino all’aprile 2011
Scarica l'articolo in formato PDF. (
Clicca qui
)
|
|
FITOPATOLOGIA una malattia in evoluzione Mal bianco dell’ippocastanoAndrea Tantardini e Beniamino Cavagna
N° 3 - anno 2012Sul numero scorso, questa nuova rubrica ha aperto una finestra di approfondimento sulle malattie relative all’ippocastano, partendo dal cancro litico batterico, la cui presenza nel nostro Paese non è ancora stata ufficialmente segnalata. In questo numero invece viene presentata una malattia approdata in Italia nel 2003, e in fase di ulteriore e rapida diffusione, dopo un’escalation iniziata nel 1987 nella parte orientale della Russia e che ha riguardato, anno dopo anno, vari Paesi europei. La sua propagazione desta attenzione perché attacca in particolare Aesculus hippocastanum e A. x carnea, le due specie di ippocastano più impiegate nel verde pubblico
Scarica l'articolo in formato PDF. (
Clicca qui
)
|
|
FITOPATOLOGIA Una nuova allerta Cancro litico batterico dell’ippocastanoAndrea Tantardini e Beniamino Cavagna
N° 2 - anno 2012Da questo numero di ACER prende il via una nuova rubrica dedicata a un’importante disciplina che permette agli operatori di settore di riconoscere alcune delle principali cause di degrado del verde nelle nostre città, dalle piccole aiuole di rappresentanza ai giardini e parchi urbani: la fitopatologia. Curata da Beniamino Cavagna del Servizio fitosanitario della Regione Lombardia, la rubrica pone l’accento in particolare sulle malattie che stanno arrivando anche nel nostro Paese, fornendo utili indicazioni di riconoscimento e di contenimento. Nella consapevolezza che la prevenzione spesso è l’unica forma di controllo attuabile sul territorio
Scarica l'articolo in formato PDF. (
Clicca qui
)
|
|